Uno spettro si aggira per l’Europa: ma c’è chi giura che è solo un errore di instradamento del traffico Internet
Fatto sta che giovedì scorso comunicazioni internet sensibili di 167 aziende ed enti pubblici, che normalmente viaggiano da Houston (USA) direttamente a Londra sulla fibra ottica della British Telecom, questa volta sono finiti in Germania e Ucraina, tramite i cavi dell’operatore ucraino Vega, rivenditore dei servizi BT. Da lì sono tornati nel Regno Unito, tramite le linee dell’operatore RETN, gruppo con sede a Londra, di cui fanno parte tra gli altri operatori ucraini, russi e bielorussi.
Il problema è che tra le informazioni sensibili “dirottate” dei 167 clienti (e-mail e comunicazioni via VPN di banche, aziende commerciali, assicurazioni, industrie farmaceutiche) ci sono anche aziende del settore difesa NATO, come Lockheed Martin, Agusta-Westland, Thales e… Atomic Weapons Establishment, azienda che da 60 anni gestisce in appalto le armi nucleari del Regno Unito.
Mandare dati in giro per percorsi alternativi è esattamente come funziona Internet: i pacchetti viaggiano per la via più veloce. Sembra che proprio qui sia “l’errore”. Secondo l’azienda Dyn Research, che ha scoperto l’anomalia di instradamento, il tutto sarebbe nato da un problema di routing di Google in India, che avrebbe messo fuori uso la “copia” locale del motore di ricerca. Il traffico degli utenti sarebbe stato quindi reindirizzato su altri server Google in giro per il pianeta, scombinando la normalità degli operatori anche in Europa.
E’ quanto sembra aver causato la “deviazione” di dati sensibili per l’Ucraina, durata circa 1 ora e mezza. Secondo la Dyn molto probabilmente non è successo nulla, ma aveva già segnalato simili problemi di routing locali, capaci di far deviare i traffici su scala globale.
In tempi in cui tutto il mondo è paese, nessuno ci farebbe caso. Ma col ritorno al clima da Guerra Fredda, con provocazioni militari, spionaggio, e cyber-guerra, una tale deviazione di traffico verso una zona calda come l’Ucraina, solleva legittimi sospetti.
Vedi anche:
The post Dati sull’arsenale nucleare britannico dirottati in Ucraina appeared first on Newsagenda.it.
